Didattica estrapolata dal catalogo della società M.D. Micro Detectors S.p.A.
Un sensore fotoelettrico è formato da un elemento che emette radiazioni luminose le quali, direttamente o indirettamente raggiungono un ricevitore. Il livello del segnale luminoso viene trasformato in segnale elettrico, amplificato ed elaborato per pilotare lo stadio di uscita del sensore. Una variazione di radiazioni luminose ricevute, indica la presenza o l’assenza del target, o la sua variazione: colore, posizione, riflessione. La radiazione utilizzata può essere ad emissione visibile o al di fuori della banda del visibile e di solito viene modulata (emissione e ricezione in regime impulsivo).
Esistono diverse modalità di rilevamento:
Emettitore e ricevitore sono incorporati nella medesima unità. I fasci ottici sono paralleli o leggermente convergenti. La presenza di un target nel campo ottico produce la riflessione diffusa del fascio luminoso sul ricevitore e la conseguente rilevazione dell’oggetto stesso. Le proprietà riflettenti del target sono determinanti, in genere è possibile rilevare la presenza con buona sicurezza di qualsiasi target a meno che non sia perfettamente riflettente o idealmente nero. Oggetti chiari, con potere di riflessione al 90%, vengono rilevati vicino alla distanza nominale Sn, oggetti scuri ,con riflessione intorno al 18% generalmente sono rilevati a 1⁄2 Sn.
Emettitore e ricevitore sono incorporati nella medesima unità. I fasci ottici sono paralleli. Il segnale luminoso emesso dall’emettitore, viene riflesso da un catarifrangente e torna verso il sensore. La rivelazione avviene mediante l’interruzione del percorso del fascio determinata dalla presenza di un oggetto opaco.
È una variante del modello a Catarifrangente. Ne elimina il difetto principale consistente nel possibile non-riconoscimento di superfici riflettenti speculari orientate normalmente all’asse ottico in quanto non distinguibili dal riflettore. Nel sistema ottico dell’emettitore viene inserito un filtro polarizzatore lungo un’asse orizzontale, mentre nel ricevitore viene inserito un filtro polarizzatore verticale. In questo modo vengono cancellatele riflessioni delle superfici non otticamente attive. La luce riflessa del catarifrangente ha una forte componente polarizzata in senso normale a quello incidente, pertanto diviene la sola sorgente di luce riflessa riconoscibile.
È una variante del modello a Catarifrangente. Tale modello si utilizza in quelle applicazioni dove l’oggetto consiste in vetro trasparente, pellicole sottili trasparenti o superfici ricoperte di queste pellicole in quanto hanno moderate proprietà di distorcere la polarizzazione.
Emettitore e ricevitore sono incorporati nella medesima unità. I fasci convergono in un punto dove la sensibilità è massima; al di fuori la sensibilità diminuisce. In sintesi viene eseguita una soppressione di sfondo e di primo piano di modesta/discreta efficienza.
Emettitore e Ricevitore sono realizzati in due distinte unità e vengono installati uno di fronte all’altro. La rilevazione del target/oggetto avviene mediante l’interruzione del percorso del fascio determinata dalla presenza dell’ oggetto.
Emettitore e ricevitore sono incorporati nella medesima unità. Il sistema di rilevamento è basato su un principio di triangolarizzazione ed è sensibile all’angolo di riflessione, che diminuisce in proporzione alla distanza dell’oggetto. L’emettitore ha un piccolo angolo di emissione pertanto l’angolo che colpisce l’oggetto è piccolo. L’ottica del ricevitore riceve la luce riflessa, sia quella degli oggetti vicini (target) sia quella da oggetti lontani (sfondo), un’elettronica sofisticata elabora i due segnali, in modo da poter rilevare la presenza sia del target che dello sfondo. L’influenza del colore del target è notevolmente ridotta. La soppressione di sfondo permette al sensore di ignorare la presenza di uno sfondo molto riflettente anche se si trova dietro a un oggetto/target più scuro.
Grazie all’ampia disponibilità di modelli (Riflessione Diretta, Catarifrangente, Catarifrangente Polarizzata….) e di formati, i Sensori Fotoelettrici trovano la loro applicazione in tutti i campi dell’automazione industriale:
Sensori di area: ad alta e media risoluzione, corpo compatto-parallelepipedo, uscite digitali-analogiche. ->>
Sensori fotoelettrici a forcella: Serie FC5 e FC6 per rilevamento oggetti con o senza regolazione, serie FC7 e FC8 per rilevamento etichette. ->>
Sensori fotoelettrici con amplificatore esterno: serie UR unità di controllo per sensori miniaturizzati, serie DG miniaturizzati con amplificatore esterno. ->>
Sensori di sicurezza: centraline di Tipo 2, fotocellule di Tipo 2 e 4, reticoli ottici di Tipo 2 e 4. ->>
Sensori fotoelettrici cubici: sensori cubici a elevate prestazioni, miniaturizzati DC, con uscita DECOUT – DC o AC, compatti e maxi. ->>
Amplificatori per fibre ottiche: Serie SSF di amplificatori M18, Serie SF1 di sensori fotoelettrici cubici per fibre ottiche, Serie F e Serie FX per guida DIN. ->>
Sensori fotoelettrici cilindrici: Barriere M8, fotocellule M12, sensori fotoelettrici M18, fotocellule M18, sensori fotoellettrici ø 10 mm. ->>
È la capacità di un dispositivo a funzionare in un ambiente elettromagnetico, senza produrre a sua volta disturbi elettromagnetici per ciò che si trova nello stesso ambiente. (approfondisci)
Il funzionamento del sensore si basa su impulsi luminosi, calcolando il tempo che impiega la luce a percorrere due volte la distanza fra il sensore e l’oggetto. Da ciò deriva il nome “tempo di volo”. (approfondisci)
I sensori di vibrazioni sono dispositivi per il monitoraggio di macchinari, infatti le vibrazioni anomale sono il primo sintomo di un potenziale guasto. (approfondisci)
Il segnale ultrasonico emesso viene riflesso dal target. La misura del tempo tra l’istante di emissione e quello di ricezione permette di ricavare presenza e distanza dell’oggetto. (approfondisci)
Sistemi di comunicazione digitale di tipo seriale tra dispositivi di campo (sensori/attuatori) e/o tra dispositivi di controllo automatico (PLC) vengono definiti dal Fieldbus, un sistema di distribuzione supportato da una rete locale che garantisce la comunicazione tra i dispositivi collegati… (approfondisci)
Scopri quali sono le funzioni di un circuito di terra e con che strumenti è possibile misurare i parametri coinvolti. (approfondisci)
Queste quattro sigle si riferiscono ad alcuni dei principali regolamenti e Direttive Europee relative ai materiali costituenti i cavi… (approfondisci)
È un collegamento irreversibile tra dei conduttori e un contatto crimp. Si ottiene con deformazione per compressione e riformatura del piedino – o fusto – di crimpatura del contatto… (approfondisci)
In una barriera fotoelettrica una schiera di fotoemettitori emette stretti impulsi luminosi verso il ricevitore. La rilevazione avviene mediante l’interruzione del percorso del fascio determinata dalla presenza di un oggetto opaco. (approfondisci)
Per scegliere correttamente una barriera è necessario seguire alcuni criteri, che la rendano compatibile con l’ambiente di lavoro nel quale verrà utilizzata. (approfondisci)
Ram,Batt: UPS; soccorritori da cabina, per impianti illuminazione; stabilizzatori e convertitori tensione e frequenza; Inverter; software. ->>
Custodie con leva IL-BRID: la scorrevolezza del materiale termoplastico con la solidità della molla in acciaio inox. ->>
Regolatori standard: per qualsiasi esigenza, dal regolatore “entry level” a controllori a microprocessore con algoritmo PID. ->>
Timer elettronici guida DIN: Ampia gamma di timer elettronici da guida DIN, 1 modulo, 1,5 moduli, 22,5 mm. ->>
Alimentatori stabilizzati switching: alimentatori stabilizzati switching monofase, trifase, classe 2 (UL1310) monofase. ->>
Derivatori e divisori: Derivatori per c.c. shunt e divisori di tensione resistivi per c.c. ->>
Pulsantiere pensili: per piccolo sollevamento, singola/ doppia fila, comando diretto e sponde, piattaforme elevabili. ->>
Sensori induttivi alta temperatura: ETM ed ETK, sensori di Prossimità induttivi cilindrici con campo di temperatura operativa esteso. ->>
Monolyto Unica: torretta portautenze trifacciale e molto robusta, installazione in verticale (12 moduli) o in orizzontale (8 moduli) con un solo articolo. ->>
LD Security: cavi sistemi di video-sorveglianza “Long Distance” per il collegamento con telecamere in grado di gestire enormi pacchetti di informazioni su tratte da 500 e 1100 m. ->>