Perché un gruppo statico di continuità?

Didattica estratta dai cataloghi della società DKC Europe Srl

Negli ultimi decenni, a causa della crescente diffusione di apparati elettronici per la gestione e il controllo dei più diffusi processi energetici e produttivi presenti nei diversi settori d’utenza elettrica, la sensibilità di questi ai ‘disturbi’ dell’alimentazione elettrica è aumentata notevolmente.

I disturbi dell’alimentazione elettrica comprendono sia eventi transitori che stazionari molto diffusi quali: interruzioni brevi e lunghe, micro-interruzioni e buchi di tensione, sovratensioni e sovracorrenti impulsive, armoniche e squilibri di corrente e tensione, flicker, ecc. Gli effetti di tali disturbi possono condizionare anche significativamente, nei casi più gravi, il corretto funzionamento dei componenti d’impianto fino a compromettere temporaneamente il normale iter del processo energetico o produttivo interessato.

I settori sensibili a tali problemi sono molti: dal settore informatico (Centri dati, Server, Sistemi di Telecomunicazione) al terziario (casse di un supermercato e impianti di illuminazione) fino alle utenze industriali (unità produttive, sistemi automatici o sistemi di sicurezza). Il sistema più semplice ed efficace per neutralizzare le perturbazioni presenti nella rete elettrica è costituito dall’installazione di un gruppo statico di continuità (UPS, dall’inglese Uninterruptible Power Supply).

Interfaccia tra la rete di alimentazione e le utenze, l’UPS garantisce continuità e qualità dell’energia elettrica fornita ai carichi che alimenta, qualunque siano le condizioni della rete di alimentazione.

Analizziamo brevemente i tipi di perturbazione di rete ed i loro possibili effetti:

Caduta di Tensione:

Una caduta di tensione è una diminuzione dell’ampiezza della tensione per un tempo compreso tra 10ms a 1s. La variazione di tensione è espressa in percentuale della tensione nominale tra 10 e 100%. Una caduta di tensione del 100% che perdura oltre 1 secondo è detta black-out ed è tipicamente prodotto da problemi sulla rete ad alta tensione; le cadute di tensione che perdurano meno di 1s sono invece dette micro-interruzioni e possono essere causate da guasti transitori.

Conseguenze: Le microinterruzioni sono sufficienti a causare il blocco dei carichi informatici con perdite dei dati e possibile blocco dell’esercizio in caso di sistemi complessi. Nelle applicazioni industriali questi fenomeni possono invece causare perdita di sincronismo dei motori, apertura dei contattori o spegnimento delle lampade a scarica con conseguente invecchiamento delle stesse e riaccensione solo dopo alcuni minuti.

Sovratensioni:

Una sovratensione è un aumento della tensione per un tempo maggiore di 10ms. Le sovratensioni possono essere indotte dalla disinserzione di carichi importanti (interruzione di processi produttivi delle industrie) diminuzione della velocità dei motori elettrici o da eventi naturali quali fulmini.

Conseguenze: Queste perturbazioni sono fra le più pericolose perché possono causare danni permanenti a tutte le apparecchiature elettriche/elettroniche: danneggiamento degli alimentatori, computer/server, impianti di illuminazione.

Picchi e transitori:

I fenomeni transitori sono costituiti da sovratensioni molto elevate e veloci fino a 20 kV. Tali transitori sono dovuti principalmente a fulmini o a guasti sulla rete in alta tensione o ancora alle commutazioni di carichi fortemente capacitivi o induttivi.

Conseguenze: Queste perturbazioni sono le più pericolose perché provocano la distruzione di tutte le apparecchiature non sufficientemente protette (fusione dei conduttori, perforazione di isolamento, sganci intempestivi dei dispositivi di protezione).


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